Tra i luoghi più suggestivi e intensi di Torino spicca il Museo del Carcere “Le Nuove”, un ex penitenziario oggi riconvertito in spazio museale e di memoria. Entrare qui significa compiere un vero e proprio viaggio nella storia italiana, attraversando ambienti che hanno custodito vicende di repressione, resistenza, persecuzioni politiche e quotidianità carceraria. Dalle celle ottocentesche ai bracci usati durante il fascismo, fino al famigerato “braccio tedesco” gestito dalle SS, ogni spazio racconta frammenti di un passato difficile da dimenticare, che arricchiscono il panorama dei più significativi musei di Torino.
Visitare il Museo del Carcere “Le Nuove” non è soltanto un’esperienza culturale, ma un’occasione di riflessione sulla memoria civile e sul valore della libertà. È una tappa imprescindibile per chi vuole conoscere Torino in profondità, perfetta anche in un itinerario di Torino in un giorno, e rappresenta un luogo simbolico del Piemonte, capace di raccontare la storia e l’identità del territorio.
Museo Le Carceri Torino: Storia
Il carcere “Le Nuove” venne edificato tra il 1854 e il 1869 su progetto dell’architetto Giuseppe Polani e inaugurato nel 1870, durante il regno di Vittorio Emanuele II. La struttura rappresentava uno dei più moderni esempi di edilizia penitenziaria dell’Ottocento, concepita secondo i criteri della segregazione individuale. Il complesso disponeva di 648 celle, distribuite in tredici bracci – compresi quelli destinati ai condannati a morte – e di due cappelle separate, una maschile e una femminile. Le celle erano caratterizzate dalle finestre a “bocca di lupo”, che permettevano ai detenuti di vedere soltanto il cielo, isolandoli così dal mondo esterno.
Il primo direttore, Marinucci, introdusse un elemento innovativo per l’epoca: l’utilizzo della chiesa interna non solo per le funzioni religiose, ma anche per l’istruzione. Le lezioni, tenute dai volontari dell’Arciconfraternita, potevano infatti essere seguite dai detenuti dalle cellette individuali affacciate sulla navata.
La storia de “Le Nuove” Torino è però segnata soprattutto dalle vicende del Novecento. Durante il periodo fascista, il carcere divenne luogo di prigionia per oppositori politici, partigiani ed ebrei. Molti furono rinchiusi e torturati nel famigerato braccio tedesco, gestito dalle SS, che fece del penitenziario uno dei simboli più oscuri della repressione. Tra i prigionieri illustri si ricordano Ignazio Vian ed Emanuele Artom, deportati e condannati a morte.
Dopo la caduta del fascismo, il carcere rimase in funzione, subendo graduali modifiche per adeguarsi ai nuovi diritti costituzionali: vennero eliminate alcune divisioni interne, ampliati gli spazi delle celle e installati termosifoni e servizi igienici. Nonostante questi interventi, “Le Nuove” continuò a essere un luogo duro e temuto fino al 1986, anno in cui venne definitivamente chiuso e sostituito dal nuovo istituto di Lorusso e Cutugno nel quartiere Vallette. Oggi l’ex penitenziario è in parte adibito a Museo del Carcere, mentre alcuni spazi continuano a ospitare uffici giudiziari, mantenendo viva la memoria di una pagina complessa e dolorosa della storia torinese.
Museo Le Nuove: cosa vedere
Il percorso storico del Museo delle Carceri Torino conduce i visitatori attraverso i bracci e le celle che hanno segnato oltre un secolo di storia italiana. Ogni ambiente conserva le tracce di vicende che spaziano dalla fine dell’Ottocento alla Prima guerra mondiale, dal Biennio Rosso alle lotte antifasciste, dalle persecuzioni razziali alla Resistenza, fino ad arrivare agli anni del terrorismo. Le pareti del Museo Le Nuove Torino raccontano storie di detenuti politici, ebrei, partigiani, ma anche di agenti di custodia, di rivolte interne e dell’ultima esecuzione capitale avvenuta in Italia. Passeggiare in questi spazi significa toccare con mano la memoria di uomini e donne che hanno pagato un prezzo altissimo per la libertà e la democrazia.
Il Ricovero Antiaereo
Tra i luoghi più suggestivi del Museo del Carcere Torino si trova il ricovero antiaereo, a 18 metri di profondità sotto il carcere. Si tratta di un bunker unico nel suo genere, costruito durante la Seconda guerra mondiale per proteggere detenuti e personale dalle incursioni aeree. Rimasto nascosto per decenni, è stato riscoperto e reso visitabile, confermando le testimonianze orali e scritte di ex prigionieri politici e di detenuti di origine ebraica, italiana e straniera.
Scendere nel ricovero significa rivivere l’angoscia dei bombardamenti e la precarietà di quei giorni. È un’esperienza intensa e carica di significato, ma che richiede prudenza: la discesa non è consentita a persone con problemi cardiovascolari, claustrofobia o difficoltà motorie, e l’accesso è possibile solo con calzature adeguate.
Sacro & Profano
Un altro percorso speciale del Carcere Torino Le Nuove è quello di Sacro & Profano, che si sviluppa nel braccio centrale del carcere. Qui la spiritualità e il mistero si intrecciano in un affascinante contrasto. Da un lato c’è la Chiesa Centrale, con i cubicoli individuali che permettevano ai detenuti di assistere alle funzioni religiose in isolamento. Dall’altro, i passaggi nascosti legati all’ex direttore e alla sua architettura “diabolica”, concepita per mantenere un controllo totale, evidenziano la tensione costante tra fede, disciplina e sorveglianza.
Anche in questo caso, il tour prevede passaggi stretti e numerose scale, per cui è sconsigliato a chi soffre di problemi di deambulazione o patologie cardiovascolari.
Come arrivare al Museo del Carcere Le Nuove
Il Museo del Carcere “Le Nuove” si trova in Corso Vittorio Emanuele II 130, Torino, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Porta Susa, una delle principali porte d’accesso alla città. La posizione centrale lo rende facilmente raggiungibile sia a piedi che con i mezzi pubblici.
Chi sceglie i mezzi urbani può usufruire di diverse linee di autobus e tram che fermano nelle vicinanze, collegando comodamente il museo con il resto della città e con i principali punti di interesse turistico. Per chi arriva in auto, occorre considerare che Corso Vittorio Emanuele II è una delle arterie più trafficate di Torino e che i parcheggi liberi sono limitati. È quindi consigliato utilizzare i parcheggi a pagamento nelle vie adiacenti o in strutture dedicate, così da rendere la visita più agevole.
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Museo Le Nuove: orari e prezzi
Le visite al Museo del Carcere “Le Nuove” di Torino sono solo guidate e seguono orari prestabiliti.
- Museo – percorso storico: dal lunedì al venerdì ore 15.00; sabato e domenica ore 15.00 e 17.00
- Ricovero Antiaereo: sabato e domenica ore 17.15
- Sacro & Profano: la seconda domenica del mese ore 17.15
Tariffe:
- Biglietto intero: 8 € per percorso
- Ridotto: 5 € per over 65, studenti, insegnanti, giornalisti, forze dell’ordine, donatori AVIS e altre categorie convenzionate
- Ingresso gratuito: per possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte, agenti della Polizia Penitenziaria, invalidi con accompagnatore
Museo Carcere Le Nuove: Biglietti
Il Museo del Carcere “Le Nuove” di Torino è molto più di un museo: è un luogo della memoria viva, dove le mura non espongono solo reperti ma custodiscono voci, grida e silenzi del passato. Ogni cella, ogni corridoio e ogni braccio raccontano storie di sofferenza, resistenza e dignità, restituendo al visitatore l’intensità di vicende che hanno segnato la storia d’Italia e dell’Europa.
Visitare il Carcere Le Nuove a Torino significa intraprendere un viaggio emotivo e consapevole, capace di toccare nel profondo. Non è una semplice lezione di storia, ma un’esperienza che invita a riflettere sul valore della libertà, sulla fragilità dei diritti e sull’importanza di non dimenticare.
Il Museo del Carcere “Le Nuove” è un luogo che unisce memoria civile e responsabilità collettiva, ricordandoci che ricordare non è solo un dovere, ma un atto di giustizia verso chi ha sacrificato la propria vita per la democrazia e la dignità umana.

