Il Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706 è uno dei musei di Torino più affascinanti e significativi. Situato a pochi passi dalla stazione di Porta Susa, nel cuore della città, custodisce la memoria di uno degli episodi più drammatici e gloriosi della storia cittadina: l’assedio del 1706, durante la Guerra di Successione Spagnola, e l’eroico sacrificio di Pietro Micca, il soldato-minatore che con il suo gesto impedì l’ingresso delle truppe francesi nei sotterranei della Cittadella.
Quanto dura la visita al Museo Pietro Micca? In media il percorso richiede circa un’ora e mezza, grazie anche alle spiegazioni fornite dalle guide e dall’Associazione Amici Museo Pietro Micca, che da anni contribuisce alla valorizzazione di questo luogo storico.
Visitare il Museo Pietro Micca significa compiere un autentico viaggio nel tempo, tra storia militare, architettura difensiva e memoria collettiva. Attraverso gallerie sotterranee, mappe, plastici e installazioni multimediali, il percorso espositivo consente di comprendere l’importanza strategica della Cittadella di Torino, una delle più avanzate fortezze europee del XVII secolo.
È un luogo dove la storia prende vita, perfetto anche per famiglie e scuole, tanto da essere considerato uno dei più interessanti musei per bambini a Torino, grazie al suo carattere didattico ed esperienziale. Inserire il Museo Pietro Micca in un itinerario di Torino in due giorni permette di affiancare i grandi monumenti della città a una visita che racconta le sue radici più profonde. Un’esperienza che arricchisce la scoperta culturale del Piemonte, mostrando come la memoria storica possa dialogare con il presente.
Museo Pietro Micca Torino: Storia
Il Museo Civico Pietro Micca è stato inaugurato nel 1961, in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia, come omaggio alla memoria di uno degli episodi più eroici della storia torinese. La sua nascita è strettamente legata alla riscoperta delle antiche gallerie di contromina appartenenti alla Cittadella di Torino, un complesso difensivo considerato tra i più moderni e impenetrabili d’Europa nel XVII secolo.
Le prime tracce del sistema sotterraneo riemersero già nel 1911, quando alcuni scavi misero in luce parti delle gallerie. Tuttavia, fu solo grazie all’impegno del Generale Guido Amoretti che si avviò una ricerca sistematica, volta a riportare alla luce e valorizzare questo patrimonio nascosto. Fu lui a identificare la celebre scala che conduceva al punto in cui, nella notte del 30 agosto 1706, Pietro Micca sacrificò la propria vita facendo esplodere una mina per fermare l’avanzata delle truppe francesi, salvando così la città dall’invasione.
Le gallerie della Cittadella si estendevano per oltre 21 chilometri sotto Torino, formando un intricato sistema sotterraneo ideato per difendere la città con esplosioni mirate e azioni di sabotaggio. Di questo vasto reticolo oggi resta visitabile solo una parte, ma sufficiente a trasmettere la complessità ingegneristica e l’atmosfera drammatica di quei momenti.
Il museo di Pietro Micca conserva e valorizza questi ambienti sotterranei, permettendo ai visitatori di vivere un’esperienza suggestiva e autentica, che unisce il fascino della scoperta archeologica al ricordo di un episodio fondamentale per la storia di Torino e del Piemonte.
Torino Museo Pietro Micca: cosa vedere
Il Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706 si articola su due piani e si collega direttamente al suggestivo sistema sotterraneo delle gallerie di contromina. Le sale espositive raccontano la storia della Cittadella di Torino e le vicende dell’assedio con un ricco patrimonio di armi del Settecento, mappe militari, dipinti, documenti d’epoca e accurati plastici che ricostruiscono le fasi della battaglia. La visita culmina con l’accesso alle gallerie sotterranee, dove si conserva ancora il punto dell’esplosione che costò la vita a Pietro Micca, simbolo dell’eroica resistenza torinese.
Gallerie di Contromina
Le gallerie sotterranee del Museo Civico Pietro Micca rappresentano il cuore del museo e la parte più emozionante del percorso. Un tempo si estendevano per oltre 21 chilometri al di sotto della città, formando un complesso sistema difensivo progettato per contrastare gli assedi con esplosioni e sabotaggi mirati. Oggi i visitatori possono percorrere tratti autentici di questo labirinto, passando attraverso cunicoli stretti, pozzi di aerazione e antichi fornelli da mina. La visita guidata conduce fino al luogo in cui Pietro Micca sacrificò la propria vita, un punto che ancora oggi trasmette la drammaticità e il coraggio di quell’evento.
Rivellino degli Invalidi
Il Rivellino degli Invalidi, situato in corso Galileo Ferraris, è uno dei pochi resti visibili della Cittadella di Torino. Un tempo parte integrante delle fortificazioni, oggi è accessibile come estensione del percorso museale e permette di osservare all’aperto le strutture difensive che resero la città un baluardo strategico in Europa.
Casamatta del Forte del Pastiss
In via Papacino si trova la Casamatta del Pastiss, una costruzione difensiva risalente al XVII secolo, strettamente collegata alla Cittadella. Con le sue mura robuste e i suoi ambienti interni, offre una testimonianza diretta delle tecniche di difesa dell’epoca. Anche questo sito è visitabile tramite tour organizzati dal museo, che ne valorizzano il ruolo nel sistema difensivo torinese.
Cisternone
In via Valfrè si trova il Cisternone, un grande serbatoio d’acqua che serviva per l’approvvigionamento della fortezza. Recuperato e reso visitabile, fa parte integrante del percorso museale e testimonia la modernità dell’organizzazione logistica della Cittadella. La sua imponente struttura ricorda quanto fosse avanzato il sistema di difesa e approvvigionamento della Torino seicentesca e settecentesca.
Progetto M.I.C.C.A.
Per rendere la visita ancora più coinvolgente e accessibile, il Museo Pietro Micca ha avviato il progetto M.I.C.C.A. – Memoria Invisibile della Città e delle Campagne d’Assedio. Grazie alle più moderne tecnologie di realtà virtuale e ricostruzioni 3D, i visitatori possono esplorare digitalmente i tratti delle gallerie sotterranee non più percorribili, vivendo un’esperienza immersiva e interattiva. Questo progetto permette di comprendere a fondo la complessità del sistema difensivo torinese e di rivivere le atmosfere dell’assedio del 1706, osservando la città e la sua Cittadella come apparivano oltre tre secoli fa. Un’iniziativa che unisce divulgazione storica, innovazione tecnologica e valorizzazione della memoria collettiva.
Come arrivare al Museo Civico Pietro Micca
Il Museo Civico Pietro Micca si trova in via Guicciardini 7/A, Torino, in una posizione strategica e facilmente raggiungibile. A pochi minuti a piedi si trovano la stazione ferroviaria di Porta Susa e la fermata della metropolitana XVIII Dicembre, mentre diverse linee di autobus e tram collegano comodamente l’area con il resto della città.
Chi viaggia in auto può usufruire dei parcheggi a pagamento nelle vicinanze, come il Bolzano Parking, che garantiscono un comodo accesso al museo. La sua posizione centrale consente inoltre di integrare facilmente la visita con altre tappe del centro storico, come il Mastio della Cittadella, la Galleria Civica d’Arte Moderna (GAM) o Piazza Castello, cuore pulsante di Torino.
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Museo Pietro Micca: orari
Il museo Civico Pietro Micca è aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00.
Il lunedì è giorno di chiusura. Le visite alle gallerie di contromina richiedono prenotazione obbligatoria, data la particolarità del percorso ipogeo.
Museo Pietro Micca: prezzi
Il biglietto d’ingresso varia in base alle esposizioni e alle convenzioni attive. In genere, l’ingresso prevede una tariffa ridotta per studenti, anziani e gruppi organizzati, mentre è gratuito per bambini piccoli, persone con disabilità e possessori di tessere museali come l’Abbonamento Musei Torino Piemonte. Per informazioni aggiornate su prezzi e prenotazioni è possibile contattare il museo al numero 011 01167580 o via email all’indirizzo museopietromicca@comune.torino.it
Il Museo Civico Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706 non è soltanto un museo militare, ma un luogo dove la memoria storica prende vita. Camminare tra le gallerie sotterranee significa rivivere le paure, le strategie e il coraggio che segnarono la resistenza torinese, comprendendo quanto fosse cruciale il sacrificio di Pietro Micca, oggi simbolo di eroismo e patriottismo.
Visitare questo museo vuol dire immergersi in una pagina fondamentale non solo della storia di Torino, ma anche della storia europea, osservando da vicino un sistema difensivo unico nel suo genere.
Se stai organizzando un viaggio nel capoluogo piemontese, includere il Museo Pietro Micca nel tuo itinerario ti permetterà di vivere un’esperienza suggestiva e fuori dall’ordinario, capace di unire cultura, emozione e scoperta in un contesto autentico e ricco di significato.

