Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata non è soltanto un luogo di memoria sportiva, ma un autentico scrigno di storia e cultura italiana. Al suo interno sono custodite alcune delle pagine più emozionanti e drammatiche del calcio nazionale, che continuano a commuovere e ispirare generazioni di tifosi e appassionati.
Situato a Grugliasco, alle porte di Torino, all’interno della splendida Villa Claretta Assandri, il museo ripercorre la storia ultracentenaria del Torino Football Club, con un’attenzione particolare al mito del Grande Torino: quella squadra straordinaria che negli anni ’40 seppe dominare il campionato italiano, scrivere record indimenticabili e diventare simbolo di orgoglio e rinascita per un Paese ferito dalla guerra. Una tappa che arricchisce il patrimonio dei principali musei di Torino e che può essere inserita facilmente in un itinerario culturale più ampio dedicato al Piemonte.
Il racconto si intreccia inevitabilmente con la tragedia del 4 maggio 1949, quando l’aereo che riportava a casa gli “Immortali” si schiantò sulla collina di Superga, cancellando in un istante un’intera generazione di campioni.
Visitare il museo del Toro significa vivere un’esperienza che va ben oltre il calcio. È un viaggio nel cuore del Novecento italiano, tra cimeli originali, testimonianze dirette e oggetti che custodiscono storie di sport, di uomini e di valori universali. Ogni sala, ogni reperto e ogni ricordo raccontano emozioni che ancora oggi sanno parlare con forza a chi entra in questo luogo della memoria. È una visita consigliata anche per chi viaggia a Torino con i bambini, per trasmettere ai più piccoli valori di lealtà e coraggio, e può essere programmata all’interno di un weekend o di un percorso come Torino in 3 giorni.
Per vivere al meglio questa esperienza culturale è utile pianificare anche dove dormire a Torino, così da avere più tempo a disposizione per scoprire il museo e le altre attrazioni della città.
Storia del Museo del Grande e della Leggenda Granata
Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata nasce dalla passione e dalla determinazione dell’Associazione Memoria Storica Granata, un gruppo di volontari che fin dagli anni ’90 si è dedicato a raccogliere, catalogare e conservare cimeli, fotografie, documenti e testimonianze legati alla storia del Torino Football Club.
Il primo grande passo avvenne nel 1999 con la mostra itinerante “Un fiore a Superga chiamato Torino”, realizzata in occasione del cinquantesimo anniversario della tragedia di Superga. L’iniziativa riscosse un successo straordinario, tanto da trasformarsi in un’esposizione che, in pochi anni, raggiunse oltre 150 tappe in tutta Italia, coinvolgendo tifosi e appassionati ben oltre i confini granata.
Sulla scia di questo entusiasmo, nel 2002 venne inaugurato il Museo, inizialmente ospitato presso la Basilica di Superga, luogo simbolo della memoria del Grande Torino. Con il passare del tempo, però, si rese necessario uno spazio più ampio e funzionale: così nel 2008 il Museo trovò la sua sede definitiva nella prestigiosa Villa Claretta Assandri, elegante dimora del XVII secolo immersa in un parco a Grugliasco. Questo trasferimento permise di ampliare notevolmente lo spazio espositivo, passando dai 150 metri quadri originari di Superga a oltre 650 metri quadri su due piani, con la possibilità di valorizzare al meglio la ricchissima collezione.
Oggi il Museo del Grande Torino è considerato uno dei più importanti musei calcistici d’Europa. È socio fondatore della Federazione dei Musei del Calcio e fa parte del circuito Abbonamento Musei Torino Piemonte, confermando il suo ruolo non solo come punto di riferimento per i tifosi del Torino, ma anche come istituzione culturale capace di raccontare una parte fondamentale della storia sportiva e sociale italiana.
Museo del Grande e della Leggenda Granata: cosa vedere
Il percorso espositivo del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata è pensato per condurre il visitatore in un vero e proprio viaggio attraverso la storia del calcio torinese e italiano, intrecciando sport, memoria e cultura.
Al piano terra del Museo del Grande Torino si trovano alcuni dei cimeli più suggestivi e iconici. Tra questi spiccano la ruota e l’elica del trimotore G212, l’aereo che il 4 maggio 1949 si schiantò a Superga, simbolo indelebile della tragedia che spezzò la leggenda del Grande Torino. Accanto a questi reperti è esposta una sezione restaurata della tribuna in legno dello storico Stadio Filadelfia, culla del tifo granata, e la celebre cornetta del Trombettiere, con cui si incitavano i giocatori negli anni ’40: oggetti che non solo raccontano, ma trasmettono emozioni vive e palpabili.
Salendo al piano superiore del Museo del Toro il percorso si sviluppa in sale tematiche disposte in ordine cronologico. Si parte dai pionieri del calcio torinese e dalle prime squadre cittadine, per arrivare al decennio d’oro 1939-1949, quando il Torino di Ferruccio Novo costruì uno squadrone invincibile. Cinque sale sono dedicate al Grande Torino, una formazione leggendaria capace di conquistare cinque scudetti consecutivi e di schierare in Nazionale fino a dieci giocatori contemporaneamente, un primato che ancora oggi rappresenta un unicum nella storia del calcio mondiale.
Il percorso del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata non si ferma alla tragedia di Superga, ma racconta anche la rinascita del club, gli anni indimenticabili di Gigi Meroni, l’ultimo scudetto conquistato nel 1975/76 e i momenti più significativi della storia granata fino ai giorni nostri. Una sezione particolarmente apprezzata è la collezione di maglie storiche, che raccoglie divise originali della Nazionale e dei grandi campioni granata, offrendo un affascinante spaccato dell’evoluzione del calcio italiano.
Il Museo non è statico, ma in continua evoluzione: organizza mostre temporanee e tematiche che rendono omaggio non solo a figure granata, ma anche a campioni che hanno lasciato un segno nella storia del calcio italiano, come Gigi Riva, Javier Zanetti e Giancarlo Antognoni.
Grazie alla passione e alla competenza dei volontari dell’Associazione Memoria Storica Granata, la visita si trasforma in una narrazione emozionante: non ci si limita a osservare cimeli, ma si rivive un pezzo di storia sportiva e nazionale, con racconti e aneddoti che arricchiscono ogni tappa del percorso.
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Come arrivare al Museo del Grande e della Leggenda Granata
Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata si trova in Via G.B. La Salle 87, a Grugliasco (TO), a pochi chilometri dal centro di Torino, all’interno della splendida Villa Claretta Assandri.
Chi viaggia in auto può raggiungere facilmente il museo percorrendo la tangenziale di Torino e uscendo a Corso Allamano, da cui in pochi minuti si arriva alla villa. Nei dintorni sono disponibili parcheggi per i visitatori. Per chi preferisce i mezzi pubblici, il museo è ben collegato con il centro di Torino e con le principali stazioni ferroviarie, Porta Nuova e Porta Susa, grazie a diverse linee di autobus che fermano nelle vicinanze.
La posizione strategica, immersa in un contesto architettonico e storico di grande fascino, rende il museo una tappa che si inserisce con naturalezza in un itinerario culturale a Torino e dintorni, ideale per chi desidera unire sport, memoria e bellezza artistica in un’unica visita.
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Museo Grande Torino Grugliasco: orari e prezzi
Il Museo del Toro è aperto al pubblico:
- il sabato dalle 14:00 alle 19:00 (ultimo ingresso ore 17:30)
- la domenica dalle 10:00 alle 19:00 (ultimo ingresso ore 17:30)
Il biglietto d’ingresso costa 5 euro per gli adulti, mentre è gratuito per i bambini sotto i 10 anni e per i possessori della Tessera Musei Torino Piemonte.
Per motivi di sicurezza e per valorizzare al meglio la collezione, la visita è sempre guidata e dura circa un’ora e mezza, accompagnata dai volontari dell’associazione che arricchiscono il percorso con racconti e aneddoti. . Oltre alle visite in presenza, è possibile scoprire la collezione anche attraverso il Tour virtuale Museo Grande Torino, pensato per chi desidera avvicinarsi alla storia granata comodamente da casa.

