Tra i musei imperdibili di Torino, il Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino è uno dei luoghi più affascinanti per chi desidera ripercorrere la storia dei media italiani e scoprire come si è evoluta la comunicazione nel nostro Paese. Situato nel cuore della città di Torino, all’interno del Centro di Produzione Rai di via Giuseppe Verdi, a pochi passi dalla Mole Antonelliana, il museo offre un viaggio unico attraverso oltre due secoli di invenzioni tecnologiche, trasmissioni indimenticabili e personaggi che hanno fatto la storia della radio e della tv.
Completamente rinnovato nel 2020, il museo si presenta oggi come uno spazio esperienziale e multimediale, dove passato e futuro dialogano costantemente. Lungo il percorso si incontrano apparecchi storici, dagli antichi telegrafi alle prime radio a galena, costumi iconici che hanno segnato epoche televisive, video inediti che raccontano i dietro le quinte e persino veri set televisivi, che permettono di vivere in prima persona la magia di uno studio Rai.
Visitare il Museo Rai di Torino significa rivivere le grandi emozioni collettive che hanno accompagnato intere generazioni: dal primo annuncio radiofonico del 1924 ai varietà degli anni Sessanta, dalle dirette che hanno fatto la storia fino alla rivoluzione digitale. Un luogo dove nostalgia, innovazione e cultura si intrecciano, trasformando la visita in un’esperienza coinvolgente e indimenticabile.
Museo della Radio e della Televisione Rai: Storia
Le origini del Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino risalgono al 1939, quando l’EIAR – Ente Italiano Audizioni Radiofoniche – allora con sede nel capoluogo piemontese, immaginò di creare uno spazio dedicato alla memoria e alla tecnologia della radio. L’arrivo della Seconda guerra mondiale interruppe il progetto, che fu ripreso soltanto negli anni Sessanta grazie all’impegno di un gruppo di esperti guidati dall’ingegner Banfi, ex direttore tecnico dell’EIAR.
Negli anni Ottanta, una parte della collezione venne collocata nel Centro di Produzione Rai di Torino e nel 1984, in occasione della mostra La Radio, storia di sessant’anni (1924-1984), i cimeli furono finalmente presentati al pubblico, suscitando grande interesse.
Il passo decisivo avvenne nel 1993, quando il Museo della Radio e della Televisione venne inaugurato ufficialmente nella Sala Enrico Marchesi del Centro Rai. Da quel momento la collezione si è progressivamente arricchita di nuovi materiali, dai primi apparecchi radiofonici fino ai costumi e agli arredi dei programmi televisivi che hanno fatto la storia.
La vera svolta è arrivata nel 2020, sotto la direzione di Alberto Allegranza: il museo Rai (Torino) è stato completamente ripensato, passando da semplice raccolta tecnica per collezionisti a spazio multimediale e interattivo, capace di coinvolgere un pubblico più vasto. L’allestimento rinnovato, inaugurato dopo nove mesi di lavori, ha trasformato il museo in un’esperienza immersiva che unisce tecnologia, emozione e memoria collettiva, portandolo a essere uno dei poli culturali più originali di Torino.
Museo della radio e della televisione Rai: cosa vedere
Il Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino offre un percorso espositivo affascinante che accompagna il visitatore alla scoperta della storia della comunicazione in Italia, dalle prime sperimentazioni fino all’era digitale. L’allestimento è pensato come un viaggio a tappe, in cui ogni sezione unisce oggetti originali, installazioni interattive e scenografie evocative.
La prima sezione del Museo Rai Torino è dedicata alle origini della comunicazione a distanza. Qui si possono ammirare strumenti che hanno rivoluzionato il modo di trasmettere messaggi, come il telegrafo di Morse, il telefono, l’Araldo Telefonico e il detector Marconi. Il percorso conduce fino al celebre “uccellino della radio”, ingegnoso meccanismo che divenne simbolo degli anni Trenta e che ancora oggi emoziona per la sua semplicità e genialità.
La seconda parte del Museo della Rai Torino racconta la nascita e l’evoluzione della radio. Tra eleganti apparati d’epoca, microfoni dalle forme originali e radio pubblicitarie di fine Novecento, si ripercorrono le tappe fondamentali di un mezzo che ha cambiato il costume e la società. Grazie a installazioni sonore e postazioni multimediali, i visitatori possono rivivere momenti indimenticabili, come il primo annuncio radiofonico del 6 ottobre 1924 o le toccanti parole con cui, nel 1945, Corrado Mantoni annunciava la fine della guerra.
La terza sezione del Museo della Rai Torino è interamente dedicata alla televisione, protagonista della vita quotidiana di milioni di italiani. Si parte dalla tv meccanica di John L. Baird (1928) per arrivare alle prime tv elettroniche, al passaggio dal bianco e nero al colore e alla più recente transizione digitale. In questa parte del museo non mancano veri e propri simboli della storia televisiva: la cabina del Rischiatutto, le poltrone di Quelli che il calcio e de I Migliori Anni, insieme ai costumi di scena di grandi icone dello spettacolo come Raffaella Carrà, Mina, Adriano Celentano, Mike Bongiorno, Loretta Goggi e molti altri.
Il museo, però, non si limita a esporre cimeli: grazie all’area Museo On Air, i visitatori possono vivere l’esperienza di uno studio televisivo attivo, assistere a collegamenti in diretta, provare a mettersi dietro una telecamera o vestire i panni di un conduttore. È un’esperienza immersiva che rende la visita ancora più coinvolgente.
Un’attenzione speciale è riservata anche ai bambini, che possono ritrovare personaggi amatissimi come Dodò e l’Albero Azzurro, insieme ai protagonisti della Melevisione. Non a caso, viene spesso inserito tra i più curiosi musei per bambini a Torino, anche se l’impianto multimediale e i contenuti lo rendono affascinante per tutta la famiglia. È una tappa consigliata per chi viaggia a Torino con i bambini o per chi vuole organizzare un itinerario originale a Torino in un giorno.
Molti visitatori si chiedono: quanto tempo ci vuole per visitare il Museo RAI? In media, il percorso completo richiede circa 1-2 ore, ma può durare di più se ci si sofferma nelle aree multimediali o negli spazi interattivi.
Come arrivare al museo della radio e della televisione Torino
Il Museo della Rai si trova in Via Giuseppe Verdi 16, nel centro di Torino, a pochi minuti a piedi dalla Mole Antonelliana e da Piazza Castello.
Chi arriva in treno può scendere a Porta Nuova o Porta Susa e raggiungere il museo con autobus e tram: linee 61, 55, 56, 68, 16 e 13. Le fermate più vicine sono “ROSSINI – via Po” e “VERDI – via Rossini”.
La sua posizione centrale lo rende una tappa comoda per chi sta pianificando un viaggio più ampio: può essere utile consultare anche la guida su come arrivare a Torino e i consigli su dove dormire a Torino, così da muoversi facilmente tra il centro e gli altri musei gratis a Torino.
Per chi si sposta in auto, occorre prestare attenzione alla ZTL Centrale, attiva nei giorni feriali dalle 7:30 alle 10:30. I parcheggi più vicini si trovano in Piazza Castello, Piazza Vittorio Veneto e lungo corso San Maurizio, tutti a pagamento.
>> Leggi anche: Come muoversi a Torino
Museo Rai Torino: prezzi
Una delle caratteristiche più apprezzate del museo è l’ingresso gratuito, che lo rende accessibile a tutti. Non sono previsti costi di biglietto, né per adulti né per bambini, in linea con le iniziative di Torino gratis che rendono la cultura accessibile a tutti.
Museo Rai Torino: orari
Il Museo della Radio e della Televisione Rai è aperto al pubblico nei seguenti orari:
- Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica: 09:30 – 18:30 (ultimo ingresso ore 18:00)
- Martedì: chiuso
Il Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino noto anche come Museo della della Tv di Torino non è soltanto un luogo dove ammirare reperti e costumi, ma un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva italiana, fatto di emozioni, voci e immagini che hanno segnato epoche e generazioni. Ogni sala racconta una storia: dalle invenzioni di Marconi ai primi microfoni, dalle trasmissioni radio che hanno accompagnato momenti cruciali del Novecento alle trasmissioni televisive che hanno fatto cantare, ballare e sognare milioni di italiani.
È una tappa perfetta per chi visita in Piemonte, Torino con la famiglia, per gli studenti in cerca di un’esperienza educativa, per gli appassionati di comunicazione e per chiunque voglia rivivere l’atmosfera magica della radio e della televisione. L’incontro con costumi iconici come quelli di Raffaella Carrà, le scenografie del Rischiatutto o la presenza rassicurante di Dodò dell’Albero Azzurro regalano momenti che toccano corde emotive diverse, unendo ricordi e nuove scoperte.
Visitare il Museo della televisione di Torino o meglio della radio e della televisione significa uscire con la sensazione di aver viaggiato nel tempo, tra passato e futuro, in un percorso che sorprende, diverte e commuove. Un’esperienza indimenticabile che arricchisce la visita a Torino e che conferma la città come uno dei grandi poli culturali italiani.

