Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino è una tappa imprescindibile per chi desidera conoscere da vicino la storia dell’Unità d’Italia e i protagonisti che ne hanno segnato il cammino. Custodito all’interno dello straordinario Palazzo Carignano, capolavoro barocco di Guarino Guarini e simbolo stesso della storia politica italiana, rappresenta il più antico, prestigioso e ricco museo dedicato al Risorgimento. Non a caso è anche l’unico a potersi fregiare ufficialmente del titolo di “nazionale”, riconoscimento che ne sottolinea il valore unico a livello storico e culturale, inserendosi di diritto tra i più importanti musei di Torino e di tutto il Piemonte.
Quanto dura la visita al Museo del Risorgimento di Torino? In genere, per percorrere con calma le 30 sale e ammirare i principali cimeli occorrono circa due ore, ma chi ama approfondire i contenuti storici può dedicare anche mezza giornata all’esperienza. Quante sale ci sono al Museo del Risorgimento di Torino? In totale il percorso museale si sviluppa su circa 3.500 metri quadrati e comprende 30 sale, con oltre 2.500 reperti esposti tra documenti, uniformi, armi, opere d’arte e ambienti originali.
Visitare il Museo significa intraprendere un autentico viaggio nel tempo, perfetto anche per famiglie e studenti che vogliono scoprire la città di Torino con i bambini in modo educativo e coinvolgente. Inoltre, è possibile accedere gratuitamente in specifiche giornate al Museo del Risorgimento Torino, la prima domenica del mese”, rendendolo ancora più accessibile.
Il museo del Risorgimento a Torino, che offre un percorso moderno e multimediale, è ideale anche per chi ha poco tempo e vuole scoprire Torino in un giorno, inserendolo in un itinerario che unisce arte, storia e cultura. In questo senso, la durata della visita al Museo del Risorgimento Torino varia in base agli interessi del visitatore: da una passeggiata veloce per ammirare gli ambienti simbolici fino a un percorso approfondito nelle collezioni permanenti.
Museo del Risorgimento Torino: Storia
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano vide la luce nel 1878, con il nome di “Ricordo nazionale di Vittorio Emanuele II”, in memoria del primo re d’Italia. L’intento era quello di custodire i cimeli e i documenti legati al processo di unificazione, rendendoli accessibili al pubblico e alle nuove generazioni. Nei primi decenni di vita il museo ebbe varie sedi provvisorie: trovò posto all’interno della Mole Antonelliana, dove fu inaugurato ufficialmente nel 1908, e successivamente nel Palazzo del Giornale al Valentino, fino a giungere alla sua sede definitiva nel Palazzo Carignano nel 1938.
Il trasferimento non fu casuale. Palazzo Carignano, progettato dal genio barocco Guarino Guarini, è infatti uno degli edifici simbolo della storia politica italiana. Tra il 1848 e il 1860 ospitò la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, prima assemblea rappresentativa del Regno di Sardegna, e dal 1861 al 1865 divenne sede della Camera dei Deputati del Regno d’Italia, proprio negli anni in cui Torino era capitale. Entrare nelle sue sale significa camminare negli stessi spazi frequentati da figure come Cavour, Garibaldi, Massimo d’Azeglio, Cesare Balbo e Vincenzo Gioberti, protagonisti assoluti del Risorgimento e della nascita dell’Italia unita.
Il percorso del Museo del Risorgimento a Torino ha conosciuto nuovi allestimenti e ampliamenti nel corso del Novecento, fino alla grande chiusura del 2006, in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino, che rese necessario un imponente intervento di restauro. La riapertura avvenne nel 2011, in coincidenza con le celebrazioni del 150º anniversario dell’Unità d’Italia, in presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Da allora il museo accoglie i visitatori con un allestimento moderno, studiato per valorizzare le collezioni e rendere la visita ancora più coinvolgente.
Torino, Museo del Risorgimento: Cosa vedere
Il percorso espositivo del Museo del Risorgimento di Torino è tra i più completi e suggestivi d’Europa. Si estende su circa 3.500 metri quadrati, distribuiti in 30 sale, con oltre 2.500 reperti esposti scelti da una collezione complessiva che conta più di 50.000 pezzi.
La visita al Palazzo del Risorgimento Torino inizia con una panoramica sulle differenti interpretazioni che il Risorgimento ha avuto tra XIX e XX secolo, per poi condurre il visitatore all’interno degli eventi che hanno cambiato il destino del Paese. Dalla Rivoluzione francese del 1789 all’epoca napoleonica, passando per la Restaurazione e i moti rivoluzionari del 1820-21 e del 1830-31, fino ad arrivare alle rivoluzioni del 1848 e alle tre guerre d’indipendenza italiane, ogni sala racconta con cimeli originali e documenti la lotta per l’unità nazionale. Non mancano riferimenti alla Spedizione dei Mille di Garibaldi, alla proclamazione del Regno d’Italia nel 1861 e alla Presa di Roma del 1870, che segnarono il compimento del processo unitario.
Uno dei momenti più emozionanti della visita al Museo del Risorgimento di Torino è l’ingresso nella Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, perfettamente conservata con gli arredi e gli scranni originali, testimoni silenziosi delle discussioni che prepararono la nascita dell’Italia unita. Accanto ad essa si trova la grande aula parlamentare costruita per ospitare la Camera del Regno d’Italia: mai utilizzata a causa dello spostamento della capitale a Firenze, oggi è sede di mostre temporanee e manifestazioni culturali.
Tra i reperti di maggiore valore spiccano armi, uniformi, vessilli, documenti storici come il celebre Proclama di Rimini di Gioacchino Murat (1815), opere d’arte che immortalano episodi e figure del Risorgimento e lo studio originale di Cavour, ricostruito fedelmente per far rivivere l’atmosfera in cui il grande statista lavorò.
Completano l’esperienza la biblioteca storica del museo, che custodisce oltre 167.000 volumi, migliaia di manifesti, fotografie e documenti, un patrimonio di eccezionale valore per studiosi e appassionati che vogliono approfondire i temi legati al Risorgimento e ai primi decenni dell’Italia unita.
Visitare il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano significa dunque compiere un viaggio immersivo nella storia d’Italia, camminando tra le sale che hanno visto nascere le idee e le decisioni che portarono alla costruzione di una nazione.
Come arrivare al Museo del Risorgimento a Torino
Il Museo Nazioanle del Risorgimento di Torino si trova in Palazzo Carignano, in Via Accademia delle Scienze 5, a due passi da Piazza Carignano e nel cuore del centro storico di Torino.
Chi si muove a piedi può raggiungerlo facilmente da Piazza Castello e da via Roma. In metropolitana, la fermata più vicina è Porta Nuova (linea 1), da cui si arriva al museo con una passeggiata di circa 15 minuti.
Il museo è ben collegato anche con autobus e tram che fermano nelle vicinanze. Chi arriva in treno può scendere sia a Porta Nuova sia a Porta Susa, entrambe comode per raggiungere il centro.
Se preferisci l’auto, ricorda che il museo si trova in una zona a traffico limitato: conviene parcheggiare nei parcheggi sotterranei di Piazza Castello, Piazza San Carlo o in quelli poco distanti dal centro.
>> Leggi anche: Come muoversi a Torino
Museo del Risorgimento Torino: prezzi
Quanto costa un biglietto per il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino? Il biglietto d’ingresso al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino ha un prezzo molto accessibile.
- Intero: 10 €
- Ridotto: 8 € (gruppi da 10 persone, over 65, militari)
- Gratuito: bambini fino a 6 anni, persone con disabilità e accompagnatore, insegnanti, titolari di Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card e Royal Card
- Famiglie: 18 € (max 5 persone, fino a 2 adulti)
- Universitari: 5 €
- Soci Unitre: 5 €
- Studenti scuole superiori: 4 €
- Studenti scuole elementari e medie: 2,50 €
Museo del Risorgimento Torino: orari
Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00, con ultimo ingresso alle 17:00. È chiuso tutti i lunedì e nei principali giorni festivi.
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano non è soltanto un museo, ma un vero e proprio scrigno di memoria collettiva, indispensabile per comprendere come l’Italia sia diventata la nazione che conosciamo oggi. Camminare tra le sue sale significa ripercorrere due secoli di storia, osservando da vicino aule parlamentari intatte, documenti originali, uniformi, vessilli, armi e opere d’arte che hanno accompagnato i momenti più decisivi del nostro passato.
È un luogo che parla al cuore e alla mente, capace di coinvolgere appassionati di storia, studenti, famiglie e semplici curiosi, offrendo a ciascuno un motivo diverso per lasciarsi affascinare. Qui non si assiste soltanto a un’esposizione di cimeli, ma si vive un’esperienza che intreccia politica, cultura, società e memoria, rendendo tangibile il percorso che ha portato all’Unità d’Italia.
Visitare il Museo del Risorgimento a Torino significa dunque regalarsi un viaggio intenso e suggestivo, che completa la scoperta della città e permette di guardare con occhi nuovi alle radici dell’Italia moderna.

